4 marzo 2022, esito trattativa ARAN Contratto Sanità Pubblica

Circa cinque ore di trattativa tesa su un testo di oltre 160 pagine dove permangono ancora forti e determinate resistenze ARAN a convergere su alcuni istituti contrattuali che per la FIALS sono di importanza fondamentale per questo rinnovo contrattuale.

Intanto, parliamo di un corposo testo ARAN dove emergono innovazioni importanti su alcuni istituti contrattuali, rispetto al testo precedente, che vedono accolte diverse nostre significative proposte e richieste.

In particolare, sulla “specificità del personale infermieristicoè stata eleminata la parte in cui vi era una dipendenza gerarchica e funzionale di questi professionisti dal dirigente medico di riferimento, disconoscendo le loro competenze ed autonomia professionale. Il nuovo testo definisce un sistema di massima integrazione con altri professionisti.

Ed ancora viene eliminata l’istituzione del nuovo profilo professionale di “Collaboratore Tecnico professionale ambientale – personale ARPA e II.ZZ.SS – che generava effetti negativi su questi professionisti negando la mobilità volontaria tra le Aziende ed Enti del comparto sanità. Abbiamo insistito che venga, invece, nell’ambito dell’attuale profilo di “Collaboratore Professionale Sanitario” inserito il personale laureato chimici, biologi e fisici sempre dell’ARPA e IIZZSS per permettere loro non solo la dovuta considerazione professionale per le specifiche attività sanitarie e non tecniche come valutate attualmente ma anche la stessa mobilità volontaria.

Viene accolta la nostra richiesta della conservazione del trattamento economico in esserecompreso il maturato delle fasce e la RIA- per il personale vincitore di concorso pubblico ed avviso pubblico proveniente da altre aziende del comparto, come accolta la conservazione del diritto alle ferie in caso di passaggio ad altra Azienda per concorso o avviso pubblico.

Come è stata riformulata la parte dell’”incarico di coordinamento” che vede ora tale incarico incardinato nell’incarico di organizzazione e non più come una “minuscola costola” della graduazione del medesimo incarico.

Per la parte specifica dei trattamenti economici, dopo le tante ed ossessive nostre richieste, l’ARAN ha definito anche il “fondo incarichi” per dare corpo alla nuova architettura che vede la progressione di carriera con gli incarichi non solo per l’Area dei professionisti della salute e dei funzionari ma anche, per la prima volta assoluta, per l’Area degli Assistenti e degli Operatori.

Ma nel testo ARAN troviamo confermati ed accentuati diversi aspetti contrattuali di parte normativa, giuridica ed economica, non premianti e non valorizzanti per il personale, sui quali l’azione, il lavoro della FIALS permarrà costante per rendere questo nuovo contratto nazionale migliore.

Abbiamo sostenuto come la laurea magistrale o specialistica non può essere il requisito per accedere all’Area delle elevate professionalità come al conferimento degli incarichi di organizzazione, perché resta titolo richiesto per il personale della dirigenza.

Come abbiamo ancora una volta dissentito sul possesso di una anzianità di servizio di almeno 15 anni nel proprio profilo per il conferimento degli incarichi professionali per l’Area degli Assistenti e degli Operatori.  Vi sono in queste aree personale amministrativo e tecnico anche con laurea magistrale o con esperienza professionale elevata negli ultimi cinque anni ai quali è possibile conferire l’incarico professionale. Vi è tra queste ultime l’Area che vede l’inquadramento anche degli Operatori Socio Sanitari (da noi non condivisa) perché non tiene minimamente conto del riconoscimento del ruolo socio sanitario che deve vedere ricadute positive in questo nuovo contratto, sia dal punto di vista economico tabellare per questi operatori che per gli incarichi professionali di base che non possono essere conferiti solo dopo almeno 15 anni di anzianità.

Nello specifico dell’Area delle elevate professionalità, abbiamo osservato come, diversamente da quanto proposto dall’ARAN nel comparto sanità – area che nasce vuota di personale –, nella trattativa per il rinnovo del contratto dei dipendenti degli Enti Locali, sia stato proposto dalla stessa ARAN, il passaggio diretto a questa Area di tutti i dipendenti in essere dell’incarico di posizione (definito di organizzazione per comparto sanità). Abbiamo osservato, come nel nostro comparto vi sono dipendenti con attuale incarico di organizzazione che espletano funzioni, attività, competenze ed autonomia professionale di complessità elevata, ai quali deve essere riconosciuto il passaggio diretto nell’Area delle elevate professionalità anche in visone dell’attuazione del PNRR sistema sanità.

Come non è possibile, abbiamo rimarcato, innovare la progressione economica all’interno delle aree - ex istituto passaggio di fascia – come da proposta ARAN -, tra l’altro, diversa da quanto definito nel contratto firmato per il personale delle funzioni centrali, che porrà nel nostro contratto forti conflittualità tra dipendenti e nell’ambito delle stesse relazioni sindacali. Abbiamo insistito, come FIALS, su una proposta di un sistema che veda progressivamente ogni dipendente, nessuno escluso, ottenere la progressione economica di fascia (denominato nuovo livello differenziale).   

Sono queste e non solo le distanze maggiori tra le proposte ARAN e le richieste FIALS che vedono lontana la possibilità di chiudere questa trattativa che si trascina da quasi sette mesi.

E’ pur vero, abbiamo ribadito che l’ARAN ha riconosciuto in questo rinnovo contrattuale la nostra richiesta dell’incarico professionale di base per tutti i dipendenti dell’attuale  Categoria D e Ds, ma questo non può certo avvenire eliminando, specie per gli infermieri ed infermieri pediatrici, l’indennità specifica professionale, come, anche, per tutti i dipendenti  la riduzione della retribuzione in essere con il sistema delle indennità accessorie (turnistica, pronte disponibilità, disagio, ecc) che favorirebbero ancor di più  l’allontanamento dei professionisti e dei dipendenti dalla sanità pubblica perché non più attrattiva economicamente e professionalmente.

Specie se consideriamo che la proposta ARAN vede ancora confermare l’abbassamento dell’aliquota del lavoro straordinario, l’aumento dei turni di pronta disponibilità mensile a 10 giorni invece dei sei attuali, nessuna maggiorazione evidente del compenso di pronta disponibilità. Posizioni ancora distanti circa il conferimento dell’incarico a personale a part time collegato ad un valore economico minimo dello stesso, come il diniego del diritto ad ore dei tre giorni di permesso 104 e recupero festività infrasettimanale al personale turnista ed ancora nessun passo avanti dell’ARAN sulle nostre richieste a garanzia della mobilità volontaria del personale.

In ultimo, abbiamo richiesto al Presidente ARAN, Antonio Naddeo, la formulazione della norma di prima applicazione per l’inquadramento del personale, in virtù dell’art. 3 del d.l. 80/2021, che favorirebbe il passaggio all’Area superiore anche al personale che svolge funzioni superiori di fatto da anni anche se privo del titolo di studio ma con un’anzianità professionale specifica.

La trattativa riprenderà la prossima settimana e noi non molleremo mai per un innovato contratto di qualità sia professionale che economico.


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