La FIALS annuncia la firma definitiva del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità 2022–2024, avvenuta oggi pomeriggio presso l’ARAN. Una firma che arriva dopo mesi di confronto serrato e di pressione costante da parte del sindacato, che ha difeso fino all’ultimo le richieste e i diritti dei professionisti della sanità pubblica italiana: infermieri, OSS, tecnici, fisioterapisti, amministrativi e tutte le figure del comparto.
“Questa firma non è un punto di arrivo, ma il frutto di una battaglia sindacale che abbiamo condotto con determinazione e senza arretrare di un millimetro. È una conquista dei lavoratori, non una concessione di chi governa” – dichiara il Segretario Nazionale Fials, Giuseppe Carbone.
La FIALS sottolinea come, sebbene il rinnovo rappresenti un passo avanti in termini di riconoscimento economico e professionale, non basti a colmare anni di ritardi, disuguaglianze e promesse mancate.
“Questo contratto restituisce un po’ di ossigeno, ma non basta per ridare respiro a chi da troppo tempo tiene in piedi la sanità pubblica italiana - afferma Carbone -. È per questo che chiediamo con forza che si apra subito il tavolo per il prossimo rinnovo, senza attese, senza alibi e senza rinvii. La dignità del lavoro non può essere rinviata ogni tre anni”.
Pur avendo firmato con senso di responsabilità e convinzione, la FIALS ribadisce la propria contrarietà all’introduzione della figura dell’Assistente infermiere, che presenta gravi criticità: ambiguità di ruolo, sovrapposizione con attività di natura infermieristica e una denominazione confusa che rischia di generare disorientamento professionale e organizzativo.
“Siamo preoccupati – spiega Carbone – per le conseguenze che questa figura potrebbe avere sulla qualità dell’assistenza, specie nelle strutture territoriali, dove già oggi il numero degli infermieri è insufficiente. La FIALS difenderà sempre la competenza e la responsabilità dei professionisti della cura”.