Remunerazione Campagna Vaccinale, BRICIOLE in busta paga. La Fials si oppone all'accordo beffa e chiede la liquidazione totale del lavoro svolto

Non siamo disponibili ad avvallare nella trattativa ‘’farsa’’ odierna le briciole di acconto con la busta paga di questo mese per le attività di prestazioni aggiuntive al personale infermieristico e assistenti sanitari nè tanto meno a condividere la proposta dell’azienda a concedere un ulteriore acconto ad Agosto, dichiarando che la delegazione FIALS e i suoi rappresentanti RSU si sono rifiutati di partecipare alla trattativa odierna con la ASL di Brindisi, che ancora di più tendeva ad umiliare i professionisti dei team vaccinali.

Così esordisce Giuseppe Carbone, Segretario Provinciale della FIALS, puntando i riflettori  sui tanti professionisti che, per la salvaguardia della salute dei cittadini, hanno tolto spazio e tempo alla famiglia, ferie e riposi saltati con tante ore di sacrificio per poi vedersi retribuiti solo 12 ore di lavoro invece di avere il pagamento di circa 200 ore, pari oltre a dieci mila euro.

Questo è il ringraziamento dell’ASL di Brindisi: solo 700 euro in busta paga, briciole di cui La FIALS non si accontenta. 

La nostra proposta rimane chiara : pagamento al 100 per cento delle ore rese per la campagna vaccinale nella busta paga di Agosto, in prestazioni aggiuntive per infermieri e assistenti sanitari e liquidazione del lavoro straordinario al personale amministrativo e di supporto alla logistica nel team vaccinale come agli stessi tecnici sanitari della prevenzione.

Non è possibile non corrispondere ai dipendenti quanto dovuto e né ci interessano i rapporti tra ASL e Regione sui bilanci.

Non è possibile che l’Azienda abbia preteso dai dipendenti prestazioni aggiuntive e poi dichiari di non avere soldi per mantenere fede alle promesse fatte.

Non è possibile e condivisibile che l’Azienda pensi di costruire una casa sapendo di non avere soldi, bisogna essere rispettosi dei professionisti e di tutti gli operatori per il sacrificio richiesto.

Certamente i vertici aziendali ogni mese percepiscono la loro lauta retribuzione, non è possibile negare, invece, quanto dovuto ai professionisti.

Condanniamo, inoltre, l’Azienda che con atto coatto e unilaterale non abbia corrisposto ai dipendenti, in busta paga a luglio, il saldo della produttività collettiva anno 2020 e l’acconto della produttività anno 2021 come previsto dal CIA.

Continua Carbone, l’accordo sottoscritto dall’Azienda solo con due organizzazioni sindacali, ha generato anche disparità di trattamento tra i dipendenti che non sono burattini usa e getta e meritano riconoscimenti degni.

Quanto liquidato infatti risulta riconosciuto a tutti gli operatori sanitari che hanno dato disponibilità nella campagna vaccinale, indipendentemente dalle ore effettivamente svolte, creando una discriminazione tra il notevole impegno di tanti operatori, non valorizzati adeguatamente, ed il medesimo riconoscimento economico pagato a chi si invece si è impegnato per poche ore. 

Così come risulta, recrimina il Sindacato, che alcuni dipendenti non abbiano affatto percepito neppure l’acconto nonostante siano stati parte attiva nelle prestazioni vaccinali.

Disordine e superficialità nella liquidazione delle somme generati dalla fretta di ‘tenere buono il popolo sanitario’’, atteggiamento che genererà altresì difficoltà nel recupero delle stesse al personale a cui sono state illegittimamente riconosciute.

La campagna vaccinale è una priorità perché prioritaria è la salute dei nostri cittadini. 

La Direzione dell’ASL dimostri di essere all’altezza di un compito così delicato e affronti l’organizzazione futura della campagna vaccinale con meno negligenza e più responsabilità.


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