Gravi criticità - Pronto Soccorso

Milano, 10 gennaio 2022

FONDAZIONE IRCCS CA’GRANDA

OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO

 

 

Viene segnalata a questa O.S. un’ormai cronica carenza di personale in pronto soccorso generale. La carenza che interessa sia infermieri che oss diventa un punto ancor più critico se rapportata alla recrudescenza pandemica e al picco di contagi tra il personale .

Pur immaginando le motivazioni che hanno guidato sino ad oggi la scelta a non convertire altri reparti in covid, il carico di lavoro cui è sottoposto tutto il personale del ps non solo è “disumano” per professionisti già messi in ginocchio dalle tre precedenti ondate, ma mette a serio rischio di errore. 

Addirittura stanze obi progettate per accogliere soli due pazienti (stabili nelle condizioni cliniche) oggi ne accolgono ben 5 (e con una media intensità di cura). 

Tre soli infermieri e un oss devono quotidianamente assistere 30-40 pazienti covid a media e alta intensità di cura. 

Ad oggi, nonostante in Italia non via sia una generalizzata carenza di oss, il numero degli stessi in ps per turno (soprattutto di notte) è stato ridotto a due, pertanto gli stessi sono obbligati ad occuparsi di aspetti di logistica e alberghieri più che assistenziali con diverse conseguenze sul loro carico assistenziale e quello infermieristico. Per quanto riguarda il personale infermieristico, pur comprensibile la difficoltà a reclutare nuove risorse a causa di una carenza nazionale, si tiene a ribadire ancora una volta che anche la Letteratura scientifica internazionale suggerisce di non superare mai il rapporto infermiere - paziente di 1:6. Con un aumento di questo rapporto, aggiungendo un paziente ad ogni infermiere (1 a 7) aumenta del 6% la mortalità dei pazienti e del 23% le cure mancate.

Percentuali chiaramente destinate ad aumentare in una situazione emergenziale di questa portata che vede la copresenza di poi codici gialli e rossi e una carenza anche di personale di supporto.  Non si può in nessun modo pensare di trattare un’emergenza con un numero di personale che (forse) poteva andare bene in una situazione di normalità.

Inoltre, l’organico presente non consente di fare una pausa almeno a metà turno di modo da poter rimuovere/sostituire tutti i DPI.

Pertanto, con la presente, essendo obbligo del Datore di lavoro la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori chiediamo vengano trovate soluzioni immediate di modo da drenare l’iperafflusso in ps e consentire ai lavoratori ivi operanti di poter letteralmente “sopravvivere” a questa nuova emergenza. 

Il personale è ormai stremato fisicamente e psicologicamente, certamente merita un trattamento diverso. 

In ultimo, in considerazione dei continui salti riposo e straordinari, tutto il personale pur conoscendo tutti i rischi annessi, chiede di poter modificare la matrice di turno, introducendo da schema il turno lungo di 12 ore (che già sono costretti a fare continuamente) di modo, anche in casi come questi, aver garantito almeno 1 riposo. 

Restiamo a disposizione per meglio argomentare quanto esposto e trovare una soluzione condivisa.

 

I dirigenti FIALS PS Generale

Dr.ssa  Mimma Sternativo,

Segretario Generale FIALS 

Milano Area metropolitana 


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