Fials, tamponi per tutti gli operatori sanitari della ASL BR per tutti gli Appello ad Emiliano e al Prefetto

“La diffusione del contagio tra il personale sanitario sta diventando un’emergenza in seno all’emergenza stessa”, così il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, in una nota al Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano al Prefetto di Brindisi, Umberto Guidato e al Direttore dell’Azienda sanitaria di Brindisi, Giuseppe Pasqualone.

La nostra preoccupazione nasce dalla volontà di operare al meglio per la tutela di chi si trova oggi in prima linea e di probabile “contagiato” domani, esordisce Carbone, dopo i diversi richiami al manager della ASL di sottoporre il personale sanitario all’analisi attraverso tampone COVID19 e di dotarli di tutti i dispositivi di prevenzione individuale ancora oggi carenti.

Il silenzio del Direttore Generale è preoccupante, mentre gli operatori sanitari sono psicologicamente provati, stressati, dominati dalla “paura” di essere contagiati come alcuni loro colleghi, si sentono “abbandonati” e sui social inizia ad esplodere laloro rabbia ed a breve monterà la protesta che certamente non vorremmo minimamente cavalcare, denuncia Carbone, anzi,stiamo cercando di favorire le risposte alle loro rivendicazioni ed istanze.

Che siano sottoposti tutti i dipendenti della ASL al tampone perché il “coronavirus” può essere trasmesso anche da chi non presenta sintomi ed è affetto dal virus, implora Carbone ad Emiliano e Pasqualone, “se individuati gli operatori sanitari contagiati possono essere isolati ed in questo modo si spezza la catena del contagio”. Questo tipo di approccio ridurrebbe sia il rischio della potenziale diffusione di contagi tra gli stessi operatori, che tra loro e i malati.

Siamo convinti che solo la consapevolezza della propria negatività al tampone, qualora sottoposto, guiderebbe serenamente ciascun dipendente nella sua attività lavorativa e nella lotta contro questa emergenza.

Necessita, conclude il leader della FIALS, richiamando alla verifica il Prefetto di Brindisi, Guidato, che le strutture sanitarie della ASL attuino un monitoraggio clinico degli operatori sanitari con rilevazione della temperatura corporea prima dell’inizio del turno di lavoro e il rilievo del rialzo della temperatura oltre i 37,3 °C deve comportare l’effettuazione del tampone naso-faringeo per ricerca di SARS-CoV-2 e l’allontanamento dal luogo di lavoro con sospensione dell’attività lavorativa.


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