Comparto Sanità, il punto della trattativa odierna sul rinnovo contrattuale

Una trattativa celere oggi con l’ARAN su istituti contrattuali per la FIALS fondamentali per lo sviluppo professionale di carriera ed economico dei dipendenti della sanità. Un testo, presentato dall’ARAN, se pur innovativo su alcuni aspetti, resta notevolmente distante dalle nostre proposte. 

Nel merito, abbiamo ottenuto un passo indietro dell’ARAN sulla proposta precedente che prevedeva, con la nuova istituzione dell’incarico professionale di base per tutti gli operatori attualmente collocati nella cat. D e Ds, la contemporanea eliminazione dell’indennità professionale specifica solo ed unicamente per l’infermiere ed infermiere pediatrico – Categ. D -, diversamente da tutti gli altri dipendenti, non riconoscendo di fatto alcuna valorizzazione economica più volte da noi richiesta. 

In sostanza, con la precedente proposta ARAN, la nuova indennità di incarico professionale di base, era rappresentata da valori differenti: personale infermieristico 1.370 lordi annuo, mentre per tutti gli altri operatori 930 euro lordi. Una differenza pari a € 440 euro annui, solo che agli infermieri andava detratta l’attuale indennità professionale specifica pari a € 433,82 e quindi vi era solo un irrisorio ed inutile riconoscimento economico pari solo a € 6,18 lordi annui. 

Nel nuovo articolato presentato, l’indennità professionale specifica viene mantenuta per gli infermieri ma con un valore più basso pari a € 363,82 lordi annuo, con un decremento pari a € 70 rispetto al valore in essere, oltre ad una ulteriore riduzione del valore economico dell’incarico professionale di base di base, che prima era di € 1.370, portandolo a € 1.000, pervenendo ad un valore differenziato rispetto agli altri operatori della stessa categ. D pari a € 70 annui lordi.  

Una proposta da noi non ritenuta accettabile perché non valorizza concretamente gli infermieri e trattasi di un’operazione di facciata e non certo di valorizzazione professionale.

Abbiamo ribadito di essere distanti dalla proposta della corresponsione del lavoro straordinario che vede una aliquota fissa per Area e non più differenziata per singolo dipendente rispetto al trattamento economico in godimento, e determina una perdita secca media per singolo dipendente di 3 euro ad ora fino ad arrivare a 5 euro per il Ds6.

Stesso disaccordo sul nuovo sistema della progressione economica - ex fasce – attuale denominazione “differenziali economici di professionalità” – che non valorizza né in termini professionali ed economici gli operatori ed è distante notevolmente dal sistema flessibile richiesto dalla FIALS.

La nostra proposta prevede il riconoscimento per tutti di una progressione di carriera – ex fascia – con un sistema che tenga conto anche dell’anzianità di servizio, e soprattutto della possibilità di ottenere il massimo, nel corso della vita lavorativa, di differenziali economici professionali previsti - 6 o 7 -, senza  penalizzare, come da proposta ARAN, coloro che sono già alla quinta o sesta fascia che potrebbero progredire, rispettivamente di solo due o un differenziale economico di professionalità  – ex fascia –.

Sul sistema delle indennità, nello specifico l’indennità di turno, servizio notturno e festivo, festivo infrasettimanale, l’ARAN ha presentato una tabella tesa a dimostrare che la proposta per l’indennità di turno non cambia la corresponsione di quanto percepito attualmente dai turnisti e che prevede l’aumento dell’indennità notturna.

Se pure abbiamo verificato passi avanti sul sistema dell’indennità di turno superando il meccanismo del 20% e 30% dei turni, abbiamo, in parte, rivolto delle considerazioni generali su tali proiezioni, perché secondo una nostra stima sarebbero penalizzati, nello specifico, tutti i turnisti h. 24 che vedrebbero diminuita l’indennità giornaliera da 4,49 euro a 2,07 con una perdita mensile di almeno 40 euro a fronte di un aumento non considerevole del lavoro notturno che da proposta ARAN passerebbe a 3,86 oraria rispetto a 2,74. Stessa obiezione l’abbiamo rivolta al servizio prestato il giorno festivo che vede, rispetto ad un valore complessivo giornaliero di € 17.82, una indennità oraria pari a € 2,00 lordi. Sempre sul lavoro del festivo infrasettimanale per i turnisti, rimangono ancora criticità rispetto alla nostra richiesta del recupero o del pagamento del lavoro straordinario. 

Abbiamo sollevato, anche, la richiesta che non venga assorbito, con la parte fissa della nuova indennità di funzione, l’indennità giornaliera dei coordinatori e caposala pari a € 25,82 lordo mensile. L’ARAN non ha saputo quantificare ancora la nuova indennità giornaliera per il personale del pronto soccorso.

Abbiamo richiesto che il nuovo contratto deve prevedere tre distinti fondi contrattuali relativi a: condizioni di lavoro; premialità e differenziali e incarichi, affinché questa nuova architettura di classificazione e ordinamento professionale possa reggere e realizzata a livello decentrato.

In conclusione, abbiamo specificato che il sistema di tutte le indennità deve essere ridefinito in termini economici, considerando le nuove risorse economiche che il Comitato di Settore Regioni – Sanità deve porre sul tavolo negoziale. 

Il prossimo incontro è stato fissato il 24 Marzo.


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