Pubblica Amministrazione: ai nastri di partenza il piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, a seguito della presentazione del Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della pubblica amministrazione, ha dichiarato che “oggi comincia un percorso importante di ricarica delle batterie della Pubblica amministrazione, che si aggiungerà al cambio del sangue’ nella PA legato al turnover e alle decine di migliaia di assunzioni per l’attuazione del PNRR“. 

Ha esplicitato che vi sono ben 3,2 milioni che serviranno per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti pubblici, diviso in due parti

  1. il protocollo d’intesa sottoscritto da Brunetta e il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, volto ad agevolare l’iscrizione a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane dei dipendenti pubblici per incrementarne conoscenze e competenze;

  2. creazione di appositi programmi formativi nell’ambito delle transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cominciare da quella digitale e con un occhio di riguardo alla cybersecurity, oggetto di un progetto già avviato con il Ministero della Difesa.

Vi sarà un investimento massiccio nella formazione dei dipendenti pubblici già in servizio, valorizzata nei nuovi contratti di lavoro, attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione, e rafforzata dal rilancio della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) e di Formez PA. 

In cinque anni abbiamo a disposizione, prosegue Brunetta, quasi un miliardo di euro per uno scatto in avanti della PA, che può incarnare la postura civile, dinamica ed essenziale, fatta di impegno a investire su di sé, di cui la nostra società ha bisogno. Uno scatto che sosterrà la transizione digitale ed ecologica e che permetterà alle amministrazioni pubbliche di fornire servizi migliori e sempre più moderni a cittadini e imprese”. 

Da parte sua la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa ha definito attrattiva l’offerta formativa oggi disponibile per i lavoratori: corsi flessibili e diverse modalità a disposizione per seguire le lezioni: “Sono convinta che il forte coinvolgimento del sistema universitario in questo progetto unito all’impegno e alla volontà dei lavoratori-studenti di conseguire un titolo di studio universitario porteranno la pubblica amministrazione a migliorare la qualità dei servizi offerti, a garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per i prossimi anni anche dal PNRR, ad affrontare situazioni sempre più complesse”. 

E’ stato specificato, nell’ambito dell’incontro che il modello di riferimento per la formazione sulle competenze digitali è il progetto “Syllabus” del Dipartimento della Funzione pubblica che, organizzato in cinque aree e tre livelli di padronanza, descrive l’insieme minimo delle conoscenze e abilità che ogni dipendente pubblico deve possedere per partecipare attivamente alla transizione digitale. 

La formazione si svolge sulla piattaforma online del Dipartimento, che consente di verificare le competenze di partenza e quelle in uscita. 

Al dipendente viene rilasciato un ‘open badge’ che riporta i corsi frequentati e i test superati e i dati complessivi saranno registrati in un ‘fascicolo delle competenze’, parte integrante del ‘fascicolo del dipendente’, realizzato anche grazie al coinvolgimento di SOGEI nel progetto”. 



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