Non sono piu’ tollerabili episodi di violenza verso gli operatori sanitari. Carbone (FIALS) il governo intervenga subito.

Sono moltiplicate in modo esponenziale durante queste festività le aggressioni e violenze nei confronti degli operatori sanitari nei pronto soccorso e in corsia, episodi che fiaccano il morale del personale già sotto stress da oltre due anni.

Di fronte a questo clima negativo, drammatizzato dalla recrudescenza dei contagi Covid, che si riversa sugli incolpevoli operatori sanitari, prima eroi e ora sempre più terminali del malcontento, mette in guardia Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS - non possiamo rimanere certo indifferenti. 

E’ vero che vi è ormai un senso di insofferenza da parte della popolazione che è stanca delle condizioni di vita cui la pandemia ci obbliga, ma non è ammissibile che questa sofferenza e rabbia si riversi su coloro che in questa situazione perseverano a gestire quotidianamente sia i pazienti Covid che i pazienti di altre patologie in condizioni di sotto stress in maniera importante.

Vi sono problemi non solo culturali di sensibilità dei comportamenti dei cittadini ma soprattutto - individua Carbone - uno dei problemi è la carenza di personale medico, infermieristico ed OSS, specie nei pronto soccorso che in tutti i reparti ospedalieri e nei servizi sanitari territoriali, non a caso il governo ha pensato, nella recente legge di bilancio 2022, a una indennità specifica per le figure che lavorano nel pronto soccorso dimenticando, purtroppo,  coloro che si attivano nelle urgenze del 118.

Gli episodi di violenza nei luoghi di cura mettono in discussione la sicurezza di chi lavora e quella dei cittadini che frequentano le strutture sanitarie e, soprattutto, il diritto alla salute, una tutela costituzionale fondamentale che non può essere messa a rischio né subire interruzioni. 

Non vediamo nessun effetto concreto – denuncia Carbone - ad oltre un anno e mezzo della legge113 del 14.8.2020 in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”.

Che si convochi urgentemente l’”Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie” previsto dalla stessa legge, questa la richiesta, in un documento molto chiaro, di Carbone al Ministro della Salute Roberto Speranza, per il monitoraggio degli episodi di violenza commessi ai danni del personale sanitario e degli eventi sentinella, e formulare proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti, il monitoraggio dell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro, la promozione e diffusione delle buone pratiche, lo svolgimento di corsi di formazione per tutto il personale finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto, 

Abbiamo chiesto al Ministro Speranza – conclude Carbone - di farsi promotore presso il Governo di una iniziativa per l’emanazione di una direttiva specifica da parte del Ministero dell’Interno a tutte le Prefetture, per procedere in tempi certi e rapidi alla stipula dei protocolli operativi con le Aziende sanitarie e Case di Cura, previsti dalla L. 113/2020, sulla sicurezza del personale sanitario, con le  forze di polizia, per garantire il loro tempestivo intervento e prevenire forme di aggressioni di violenze fisiche e verbali.



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