Mancata corresponsione dell’ Indennità relative alla radioesposizione: situazione in stallo al 2019

La Corte Costituzionale, intervenendo in ordine all’individuazione dei soggetti ai quali spetta l’indennità di rischio radiologico, ha precisato che l’indennità piena deve riconoscersi “anche a quei lavoratori che, pur non appartenendo al settore radiologico, sono esposti ad un rischio non minore, per continuità ed intensità, di quello sostenuto dal personale di radiologia

L'indennità di rischio radiologico va quindi riconosciuta, in contrattazione integrativa aziendale, in misura piena a tutti i dipendenti che sono continuativamente ed effettivamente sottoposti al rischio radiologico, senza potersi distinguere a questo scopo tra coloro che sono addetti all’unità operativa di radiologia e coloro che non lo sono.

Premessa necessario, esordisce la Segreteria Provinciale Fials di Brindisi, per dirimere una controversia nata nell’ Asl di Brindisi per cui i professionisti infermieri e tecnici radio esposti sono in attesa di ricevere la corresponsione economica della suddetta indennità per un regolamento in stallo da ben tre anni. Risale infatti al 2020 la proposta aziendale di modifica alla bozza attuale di regolamento per l’assegnazione dell’indennità di rischio radiologico dell’ Asl di Brindisieppure ad oggi i colleghi esposti in sala operatoria, radiodiagnostica e nel reparto Endoscopia  sono ancora in attesa di essere remunerati per un diritto oggettivo e chiedono a gran voce la risoluzione del problema riguardante la radioprotezione.

Il danno oltre la beffa, commenta il Segretario Generale della FIALS Giuseppe Carbone, le indennità sono finalizzate al riconoscimento del rischio a cui si è esposti e alla valorizzazione delle competenze e delle attività svolte a tutela della salute, motivo per cui urge approvare il nuovo regolamento aziendale di modo che la commissione possa riunirsi e i lavoratori avere ciò che di norma a loro spetta.

L’indennità e il congedo aggiuntivo hanno, infatti, una funzione preventiva e i diritti dei lavoratori esposti non sono declinabili in funzione delle contingenti situazioni economiche aziendali o dei ritardi burocratici che ha contraddistinto il management aziendale degli ultimi anni. 

Fials si fa sa sempre portavoce degli interessi dei professionisti sanitari.


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