Giornata Nazionale del personale sanitario, Carbone (Fials) ribadisce le preoccupazioni sull’Autonomia differenziata

Giornata Nazionale del personale sanitario, Carbone (Fials) ribadisce le preoccupazioni sull’Autonomia differenziata

In occasione della 4^ Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontario, il Segretario Generale della Fials Giuseppe Carbone ha posto l'attenzione sul tema critico dell'autonomia differenziata (il cui disegno di legge è stato di recente approvato al Senato), ribadendo il diritto universale alla salute.

Il segretario sottolinea il valore inestimabile del personale sanitario e socio-assistenziale, riconoscendo il loro impegno e la loro dedizione nell'assicurare la salute e il benessere della comunità ed evidenzia contestualmente le implicazioni negative che l'autonomia differenziata potrebbe comportare per la sanità nazionale.

"L’autonomia differenziata – afferma Carbone - potrebbe generare disuguaglianze significative nel nostro sistema sanitario, minando la sua efficacia e compromettendo l'accesso equo ai servizi sanitari per tutti i cittadini. Questa proposta rischia di creare divisioni territoriali che potrebbero tradursi in disparità nella qualità e nell'accessibilità delle cure, quando invece è necessario assicurare standard qualitativi uniformi nelle prestazioni essenziali in tutto il Paese, oltre ad un’equa distribuzione delle risorse. L'autonomia, soprattutto per le materie riguardanti i diritti civili e sociali, è subordinata ai Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) stabiliti a livello centrale. Nonostante l'importanza di tali standard minimi, gli stessi non sono stati definiti in modo omogeneo in tutte le Regioni. Esiste, quindi, il rischio concreto di indebolire la capacità competitiva, a causa della frammentazione delle politiche pubbliche e sanitarie e questo potrebbe comportare una maggiore difficoltà nel rispondere ai bisogni di salute”.

Il Segretario Generale ha poi richiamato l'attenzione delle istituzioni e della società civile: “E’ responsabilità di tutti – dice - contribuire a garantire la salute di ogni cittadino, indipendentemente dalla regione in cui risiede”.

A condividere queste preoccupazioni è la Segretaria Nazionale della FIALS, Elena Marrazzi: "È fondamentale garantire un accesso equo ai servizi sanitari, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, che partono già in svantaggio nella corsa al diritto alla tutela della salute. Mantenere un sistema sanitario nazionale che protegga e promuova il benessere di tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o dalla condizione socioeconomica, è essenziale per la costruzione di una società equa e solidale”.


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