Dalle Regioni, ok all’atto di indirizzo integrativo

Fials: Si tratta di un importante passo in avanti ma la strada verso la firma del contratto non è ancora in discesa

Ieri, lunedì 6 giugno, il comitato di settore Regioni-Sanità, ha approvato l’atto di indirizzo integrativo, tassello fondamentale per la chiusura della contrattazione tra l’Aran e i sindacati per il rinnovo del ccnl Sanità.

Se è chiaro che si tratta di un passo importante per avere delle certezze sulle ulteriori risorse economiche stanziate dalla legge di Bilancio, è altrettanto chiaro al leader della FIALS Giuseppe Carbone che “da qui la strada non è in discesa, ma ha ancora una serie di tornanti. Sono tante ancora le cose da definire e tante le risposte che attendiamo”.

La chiusura del contratto è una scadenza impellente per la FIALS, i tempi sono stati eccessivamente dilatati, e i lavoratori del comparto lo stanno aspettando con la speranza di vedere migliorate soprattutto le condizioni economiche. Ma queste considerazioni non possono mettere a repentaglio la qualità del nuovo contratto. 

“Le risorse economiche messe sul tavolo per questo rinnovo contrattuale sono troppo limitate e questo strozza inevitabilmente le trattative -prosegue Carbone-

Il Comparto della Sanità, i nostri professionisti sanitari, soprattutto dopo due anni di pandemia meritano risposte maggiori e concrete.

Questi lavoratori sono i pilastri del sistema sanitario nazionale, senza di loro non può essere garantito il diritto alla Salute e dopo tutto quello che hanno dimostrato e continuano a dimostrare ogni giorno, è ancora necessario ribadire quanto e perché tutelare i professionisti sanitari significhi tutelare tutti i cittadini.

L’entità di queste risorse ci obbliga ad una trattativa ancora più serrata, perché neppure un solo centesimo deve andar sprecato”. 

Anche nei contesti più difficili è possibile trovare un punto positivo da cui partire e “questo contratto - conclude il Segretario Nazionale - ha in seno una caratteristica indubbiamente positiva e indispensabile per fare quei passi che ci siamo impegnati a garantire ai lavoratori nei prossimi anni, nelle bozze contrattuali analizzate fino ad ora, vengono realmente riconosciute e valorizzate le singole categorie di lavoratori e le loro competenze. Un riconoscimento di questo tipo, non scontato come potrebbe sembrare, è  indispensabile ai pazienti e ai professionisti stessi".


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