Dopo 7 anni di vacanza contrattuale, oltre 250.000 lavoratori attendono retribuzioni dignitose. Carbone: “Non ci fermeremo finché non restituiremo diritti e salario ai professionisti della sanità privata e delle RSA”.
Roma, 3 ottobre 2025 – Si è concluso oggi l’incontro richiesto dalla FIALS con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per sbloccare l’impasse sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dell’Ospedalità Privata, scaduto il 31 dicembre 2018. Dopo oltre sette anni di vacanza contrattuale, più di 250.000 lavoratori del settore sono ancora in attesa di retribuzioni dignitose, adeguate al costo della vita e capaci di garantire il recupero del potere d’acquisto.
«Abbiamo chiesto al Ministro – dichiara il Segretario Generale FIALS, Giuseppe Carbone – di intervenire con decisione nei confronti delle associazioni datoriali AIOP e ARIS, affinché si apra subito il tavolo per il rinnovo del contratto. Retribuzioni ferme da anni costringono molti infermieri e professionisti sanitari a lasciare le strutture private per approdare nella sanità pubblica, mettendo in crisi l’intero sistema dell’ospedalità privata e persino la tenuta dell’accreditamento con il SSN».
La FIALS ha chiesto inoltre al Ministro di sostenere, insieme alle Regioni, un adeguamento delle tariffe DRG, già sollecitato dalle stesse associazioni datoriali, per consentire l’avvio del negoziato contrattuale senza mettere a rischio gli equilibri di bilancio delle aziende sanitarie private che erogano servizi pubblici ai cittadini.
Il Ministro Schillaci ha riconosciuto la grave carenza di personale infermieristico nella sanità privata e ha confermato l’avvio di un confronto con il MEF per l’incremento del Fondo Sanitario Nazionale a partire dal 2026. Ha inoltre garantito che, dopo aver incontrato AIOP, ARIS e la Conferenza delle Regioni, convocherà entro la fine di ottobre un tavolo congiunto con le organizzazioni sindacali firmatarie per avviare il confronto sul rinnovo del CCNL.
Sul fronte delle RSA, Carbone sottolinea: «Sebbene ci sia la volontà comune di arrivare a un contratto unico di settore, superando la giungla contrattuale e il dumping salariale, la trattativa è più complessa. Per questo abbiamo chiesto al Ministro di coinvolgere il Ministero del Welfare e l’ANCI, così da trasferire alla sanità le risorse oggi attribuite ai Comuni, creando le condizioni per un incremento uniforme delle tariffe e per l’apertura del tavolo di rinnovo del contratto».
«Esprimiamo soddisfazione per l’avvio del confronto – conclude Carbone – e apprezziamo la disponibilità manifestata dal Ministro Schillaci, dal Sottosegretario Gemmato e dal Capo di Gabinetto Mattei. Dopo anni di immobilismo, la mobilitazione della FIALS ha ottenuto un primo risultato concreto: aprire finalmente la strada al rinnovo del contratto e restituire dignità economica e professionale ai lavoratori della sanità privata e delle RSA».