Carbone: nel cercare una mediazione perdiamo tempo e portiamo a casa solo belle parole: le parole non ci bastano più, dobbiamo passare ai FATTI

Tavolo di contrattazione acceso, quello di oggi, tra le Organizzazioni Sindacali e la Direzione Generale dell’ASL di Brindisi.

Molti argomenti all’ordine del giorno, una serie di nodi politici sciolti, quali la corresponsione dello straordinario nelle buste paga di settembre e ottobre per coloro che hanno prestato servizio in campagna vaccinale da agosto 2021 a marzo 2022.

Incalzandi il confronto, FIALS ha chiesto all’amministrazione di procedere subito all’esecuzione di semplici atti formali di un piano del fabbisogno, già approvato un anno e mezzo fa, dando esecutività alle progressioni verticali: un atto revocato immotivatamente, che ci ha tenuti fermi un anno, escludendo una fetta di lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla legge a nome di elementi aleatori che penalizzano l’intera platea di aventi diritto.

Pur riconoscendo, prosegue il leader della FIALS, massima disponibilità della Direzione Generale a valorizzare il personale e a procedere con le progressioni verticali, arriva lo STOP di alcune sigle sindacali agli accordi già assunti.

La storia si ripete.

Discussioni prive di contenuti tangibili, un confronto sterile che rallenta ancora una volta un processo di riconoscimenti economici ai professionisti sanitari e sociosanitari che tornano a casa con le tasche vuote.

Un Travaglio durato un anno che non vede la luce neppure oggi.

L’azione sindacale, pur divergendo nella peculiarità delle azioni dei singoli, dovrebbe avere un obiettivo comune: la tutela degli iscritti, conclude il Segretario generale della FIALS.

Si resta in attesa di una risposta della Direzione entro martedì prossimo, diversamente ritorneremo a alzare la voce e sceglieremo mezzi diversi dal confronto sindacale per salvaguardare i diritti dei lavoratori.


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