FIALS: “Bene il confronto, ma ora servono tavoli operativi e tempi certi. Serve concretezza, non promesse a lungo termine”

“L’estate è già una prova di sopravvivenza per il personale sanitario. Le ferie si trasformano in emergenza, i reparti sono in affanno, l’assistenza territoriale si regge sul sacrificio individuale. Il Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di risposte ora, non di promesse per il futuro”.

È il monito lanciato da Annalisa Silvestro, Responsabile nazionale Coordinamento delle Professioni sanitarie e sociosanitarie della FIALS, nel corso dell’incontro del 13 giugno tra Regioni e Parti sociali sul tema del personale del SSN.

Nel suo intervento, Silvestro ha riconosciuto alcune aperture positive contenute nel nuovo documento interregionale, tra le quali:

  • l’attenzione alla valorizzazione economica del personale

  • il richiamo al rafforzamento della contrattazione integrativa

  • l’avvio di tavoli tematici per affrontare in modo mirato le criticità

“Sono segnali importanti, ma adesso serve concretezza. Servono strumenti, risorse e tempistiche definite. La crisi è già in corso, non possiamo permetterci tempi biblici”, ha dichiarato Silvestro.

L’intervento FIALS ha posto l’accento sull’imminente criticità estiva: la difficoltà a garantire le ferie, la riorganizzazione affannosa dei servizi, la carenza cronica di personale. “Il sistema non può essere lasciato alla gestione straordinaria. Servono misure immediate, non ulteriori rinvii”, ha affermato.

FIALS chiede con forza che i tavoli annunciati siano subito operativi e focalizzati su nodi centrali come:

  • la revisione dei profili professionali

  • la definizione chiara delle competenze e dei ruoli

  • la gestione delle sovrapposizioni e del cosiddetto task shifting

“È una materia delicatissima che già oggi genera tensioni e disorientamento tra i professionisti. Va affrontata con buon senso e realismo, senza soluzioni calate dall’alto”, ha sottolineato Silvestro.

Altro tema cruciale è stato quello della libera professione nel comparto, oggi attuata solo in forma residuale e ostacolata a livello regionale.

“Le Regioni non hanno mai davvero facilitato l’applicazione di questa norma. Eppure, strutturarla con intelligenza potrebbe diventare uno strumento utile per attrarre e trattenere professionisti nel SSN. Serve una scelta politica chiara e coraggiosa”, ha evidenziato.

FIALS accoglie positivamente la proposta di un confronto permanente con le Regioni, a patto che sia:

  • operativo,

  • scandito da obiettivi chiari,

  • e accompagnato da responsabilità definite e verificabili.

“Non ci interessa partecipare a tavoli simbolici. Ogni tavolo deve produrre risultati, tempi e azioni. Solo così si ricostruisce la fiducia e si affrontano i problemi veri della sanità”, ha concluso Silvestro.

La FIALS ha poi annunciato l’invio di un documento integrativo, con osservazioni puntuali e proposte operative, ribadendo la propria disponibilità al confronto ma anche la determinazione a mobilitarsi se non arriveranno risposte concrete e tempestive.


Tags


Social