A Riccione, presso la sala convegni dell’Hotel Mediterraneo, si
  svolgerà dal prossimo 22 al 24 settembre il Consiglio Nazionale della
  Fials, “Per approfondire - ha dichiarato in una propria
    nota Giuseppe Carbone, leader del sindacato - la
  linea da sviluppare nei negoziati già avviati o da avviare per i
  rinnovi contrattuali del personale del Ssn sia dei livelli che della
  dirigenza, del settore pubblico che di quello accreditato come del
  privato puro e terzo settore”.
  
 Parteciperanno tutti i dirigenti sindacali dell’organizzazione
  dai dirigenti medici, sanitari, amministrativi e tecnici, agli
  infermieri come tutte le altre professioni sanitarie e sociali ed
  anche operatori socio sanitari, amministrativi e tecnici.
  
 Saranno presenti ai lavori rappresentanti dell’Aran, delle
  Regioni e del Parlamento.
  
 “Al centro del confronto - prosegue il Segretario Generale
  della Fials Carbone - sarà lo sviluppo più funzionale ed adeguato
  della linea sindacale nel confronto negoziale già avviato per
  raggiungere l’obiettivo di riuscire a far sì che la valorizzazione del
  capitale umano e professionale sanitario e sociosanitario sia
  realmente funzionale ad attuare al meglio le innovazioni contenute nel
  Patto per la Salute. Al centro del confronto, ovviamente, ci sarà
  l’esame, anche critico, degli Atti di indirizzo del Comitato di
  settore Regioni-Sanità, già emanati e quelli di prossima emanazione,
  contenenti le direttive all’Aran per i rinnovi dei contratti del
  personale del Ssn”.
  
 “E’ opinione della Fials - dichiara Carbone -, che le direttive
  del Comitato di Settore possano realmente tradursi in profonde
  innovazioni in grado di valorizzare le professioni, gli operatori e i
  dirigenti se Aran e sindacati siano in grado di tradurle e rendere
  esigibili in un articolato contrattuale in grado di rendere concreto
  tutto il potenziale riformatore presente.Una carriera sia
  professionale che gestionale sia delle professioni che della dirigenza
  che sia di pari dignità e valenza anche economica e non solo
  ordinamentale è quanto mai non solo rispondente alle giuste attese
  degli interessati ma soprattutto è quanto mai funzionale
  all’evoluzione sia ordinamentale che scientifica e tecnologica in
  corso nelle aziende e istituti sanitari con un dinamismo e celerità
  che non ha pari in altri comparti lavorativi pubblici e privati. Vi è
  una distanza abissale tra l’organizzazione del lavoro sanitario e
  sociosanitario interpretata dall’ultimo rinnovo contrattuale di
  otto/nove anni fa e quella che dovrà declinare ed interpretare
  l’attuale stagione contrattuale”.
  
 L’introduzione degli incarichi di professionista esperto e di
  quello specialista per le professioni sanitarie come l’apprezzamento
  della carriera professionale per dirigenti medici e sanitari come la
  contestualizzazione degli incarichi gestionali ed organizzativi nel
  comparto e nella dirigenza al nuovo assetto del Ssn, non solo
  rispondono alle giuste attese degli interessati ma, soprattutto,
  interpretano la realtà sanitaria già in mutamento e ne permettono
  l’evoluzione armonica ed uniforme a livello nazionale non solo  nelle
  solite Regioni cosiddette avanzate ma in tutto il Paese.
  
 Diviene importante con i rinnovi contrattuali, sottolinea
  Carbone, ripristinare l’obbligo della contrattazione, con un diverso
  sistema di relazioni sindacali, perché riteniamo che i processi
  possono determinare dei veri cambiamenti solo se si governano insieme
  ed il sindacato deve necessariamente essere coinvolto nell’ambito
  dell’organizzazione del lavoro e dell’orario di lavoro.
  
 “Certo c’è una problema - sottolinea il Segretario Generale
  della Fials -,  di risorse economiche per dar corso a queste novità
  che non siano solo quelle previste a livello nazionale, ma proprio
  perché si tratta di un investimento a breve e medio termine che
  qualificherà la spesa sanitaria rendendola realmente produttiva, le
  Regioni in queste settore dovranno impegnare risorse fresche. Così
  come la proposta di superare l’anacronistica suddivisione del
  personale nei vecchi quattro ruoli del dpr 761/79 per sostituirli in
  aree prestazionali che aggreghino i profili con modalità più avanzate
  e rispondenti all’evoluzione in sanità ed in particolare con la
  creazione dell’area sociosanitaria, nella quale prevedere professioni
  ed operatori che intervengono sul concetto di tutela della salute”.
  
 “In questa area - spiega Carbone - troverà la giusta ed
  adeguata collocazione il profilo professionale di operatore
  sociosanitario (Oss) non solo nel riconoscimento di indennità
  contrattuali sinora negate perché inquadrato nel ruolo tecnico, ma
  anche per dar vita ad una nuova ed avanzata collaborazione nell’équipe
  assistenziale con le professioni sanitarie ad iniziare da quella
  infermieristica prevedendo anche uno sviluppo professionale. Così come
  nell’area dell’amministrazione dei fattori produttivi funzionari ed
  impiegati tecnici ed amministrativi potranno avere un riconoscimento
  ed un apprezzamento che li valorizzino adeguatamente nel nuovo e più
  esteso processo di aziendalizzazione in corso”.
  
 “Sarà per noi Fials - conclude Carbone -, per questa specifica
  Area del personale amministrativo e tecnico, esprimere potenzialità
  maggiori perché non può e non deve certamente essere un’area residuale
  al sistema di sviluppo delle professioni dell’area sanitaria ma
  necessita anche per i profili amministrativi e tecnici ricercare
  modalità e sistemi di incarichi di funzione oltre a quelli gestionali,
  come della necessità nel rinnovi contrattuale del personale dei
  livelli prevedere, per tutto il personale, ulteriori norme di
  passaggio di carriera/categoria come un’espansione del numero delle
  fasce per i passaggi economici orizzontali”.