Finalmente inizia oggi al Senato la sessione di Bilancio 2022.

Si appresta ufficialmente ad iniziare oggi pomeriggio al Senato la sessione di bilancio 2022 con le comunicazioni della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, con la quali si aprirà la sessione. 

Vi sono decisioni importanti come le pensioni, 

Con le comunicazioni della presidente del Senato e la successiva assegnazione in sede redigente del provvedimento alla 5a commissione inizierà dunque ufficialmente la sessione di Bilancio. Il testo della Manovra era stato trasmesso nella tarda serata di giovedì a Palazzo Madama, dopo l’autorizzazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il testo definitivo si conferma di 219 articoli, con una serie di novità rispetto alla bozza – di 185 articoli – circolata nelle scorse settimane.

Viene rimodulato il finanziamento della Nuova Sabatini: 480 milioni tra il 2022 e il 2023. Inoltre il Fondo per le revisione dei prezzi della materie prime nei contratti pubblici viene incrementato di 100 milioni per il 2022. Novità anche per le pensioni: opzione donna verrà prorogata, ma con i requisiti attuali che prevedono la possibilità di uscita a 58 anni (o 59 in caso di lavoro autonomo), senza l’innalzamento di età a 60 o 61 anni che era contenuto nella precedente versione della manovra. La manovra porta al 31 dicembre 2021 (dal 31 dicembre 2020) il termine entro cui le lavoratrici devono aver maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35anni e un’età che rimane, appunto, pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome. Secondo la relazione tecnica allegata al testo della legge, saranno 17mila le lavoratrici dipendenti che potenzialmente potranno richiedere l’accesso a Opzione donna e che raggiungono nel 2021 i requisiti anagrafici e contributivi minimi nel 2021 per richiederla.

Focus anche sul Reddito di cittadinanza. Ogni volta che dai controlli emergono irregolarità nel riconoscimento del beneficio, infatti, infiamma la polemica politica. “Chiederò al presidente Draghi se dopo la cabina di regia sui ‘furbetti’ del Superbonus ci sarà tempo anche per una cabina di regia sui ‘furbetti’ del Reddito di cittadinanza” , che “sono centinaia di migliaia”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa sulle proposte del partito per la legge di Bilancio. Difende la misura, invece, il ministro del Lavoro Andrea Orlando: “c’è una ignobile campagna politica in atto che identifica percettori del reddito e ‘furbetti’. Chi ne ha diritto va rispettato, chi imbroglia colpisce soprattutto chi ha bisogno”. Intanto nella manovra si confermano misure di stretta sullo strumento. Il percettore del Reddito di cittadinanza che non si presenta ai servizi di contrasto alla povertà perderà il beneficio. Nello specifico, la norma inserita nell’ultima versione prevede che “il Patto per l’inclusione sociale prevede in ogni caso la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nell’ambito del progetto personalizzato; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”.

Stop, poi, ai navigator. Da gennaio, infatti, i 2.500 reclutati per aiutare i percettori del reddito a trovare lavoro potrebbero dover trovare un altro impiego. Il contratto dei lavoratori, prorogato dal dl Sostegni, scadrà infatti alla fine di dicembre. E il testo della manovra che sta per approdare al Senato per l’esame in prima lettura non ne prevede il rinnovo. 


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