Dalla cittadella della carità nessuna risposta esternalizzazione servizio di pulizia lavoratori licenziati!!!

Dopo le gravi notizie che si sono diffuse a mezzo stampa sulla Cittadella della Carità dopo le segnalazioni di un consigliere del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, la FIALS ha richiesto un incontro urgente al Presidente, senza ricevere alcun riscontro.

Le notizie di queste settimane parlano di presunti accentramenti di potere da parte del Presidente con attribuzione di uno stipendio di 7 mila euro al mese in violazione dello Statuto della Fondazione, di investimenti e vendite, per questo siamo in attesa di essere convocati per un incontro monotematico e chiarificatore.

Come Organizzazione sindacale chiediamo anche l’intervento del Prefetto di Taranto per il controllo e la verifica degli atti della Fondazione, è questa la dura presa di posizione della Segreteria provinciale FIALS Taranto.

La Fondazione Cittadella della Carità ha esternalizzato il servizio di pulizia “licenziando” i lavoratori che fino ad oggi hanno svolto con dedizione e professionalità il servizio, questo è un duro smacco alle relazioni sindacali e alle intese raggiunte con le organizzazioni sindacali.

Nell’ultimo incontro sindacale si era condivisa l’opportunità di far utilizzare dalla nuova azienda lo stesso personale attualmente impiegato nel servizio al fine di garantire la tutela occupazionale, così come garantire la riassunzione del personale licenziato nei mesi scorsi dal servizio mensa, di cui vi è anche un accordo in ARPAL, ma purtroppo registriamo un improvviso cambio di rotta.

La Cittadella della Carità è l’unica Azienda della Provincia di Taranto che esternalizza il servizio di pulizia non garantendo la tutela occupazionale al personale impiegato nel servizio, denuncia la Segreteria FIALS.

In queste settimane anche una nota Casa di Cura e un Centro dialisi hanno avviato le procedure di esternalizzazione del servizio di pulizia, ma hanno garantito la tutela occupazionale e salariale di questo personale, un atto dovuto per la FIALS Taranto, probabilmente però non condiviso dai vertici della Cittadella della Carità che invece hanno deciso di far perdere il posto di lavoro a 6 lavoratori che da 24 mesi erano impegnati attivamente nel servizio.

Le scelte della Fondazione sono inaccettabili e incomprensibili anche perché avvenute unilateralmente e in violazione delle intese raggiunte nell’ultimo incontro sindacale.

PRETENDIAMO L’INTERVENTO DELL’ARCIVESCOVO DI TARANTO SOPRATTUTTO IN CONSIDERAZIONE DELL’ULTIMO REGALO DI PASQUA FATTO DALL’INTERO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AI LAVORATORI.

Pretendiamo risposte sulle gravi notizie diffuse a mezzo stampa, sulle denunce del Collegio sindacale e quanto diffuso e segnalato da un consigliere dimissionario del Consiglio di amministrazione.

 


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