Carenze personale Infermieristico/O.S.S. e criticità strutturali Pronto Soccorso P.O. Bassini

Milano, 03/01/2022

Al Direttore Generale Dott.ssa Fabbrini Elisabetta

Al Direttore Amministrativo Dott. Palazzo Giovanni

Al Direttore Sanitario Dott.ssa Fumagalli Anna Lisa

Al Direttore Socio-Sanitario Dott.ssa Mangiacavalli Barbara

Al Direttore S.C. Risorse Umane e relazioni sindacali Dott. Viverit Lelio

Al Dirigente SITRA Dott. Galli Gianfranco ASST Nord Milano

OGGETTO: carenze personale Infermieristico/O.S.S. e criticità strutturali Pronto Soccorso P.O. Bassini

Spett.le ASST NORD MILANO, Noi, come FIALS, alla luce della “quarta ondata” avremmo voluto trovare una sanità riorganizzata e preparata, ci saremmo aspettati che il numero di operatori sanitari, già in carenza cronica, fosse tempestivamente adeguato e formato.

Dall’inizio della pandemia abbiamo assistito a diverse modifiche sia organizzative che strutturali del Pronto Soccorso, le quali hanno portato ad una crescente richiesta di personale Infermieristico da dispiegare fra il pronto soccorso “COVID” e quello “generale/pulito”.

Nel marzo 2020 (data effettiva dell’emergenza in questione) la dotazione organica di personale infermieristico di Pronto Soccorso si attestava a 7/8 unità Infermieristiche e 3 unità O.S.S. per turno, grazie anche all’arrivo di altri colleghi trasferiti da altri reparti o assunti grazie agli avvisi pubblici e/o di collaborazione per far fronte ad uno stato d’emergenza pandemico senza eguali.

Tale incremento di personale ci permetteva di garantire quello standard organizzativo e qualitativo che l’Azienda richiedeva. Si sottolinea che in quel periodo la maggior parte degli utenti che giungevano in U.O. venivano accettati nel Pronto soccorso area “COVID”. Con il passare dei mesi ed un progressivo parziale ritorno alla “apparente normalità ospedaliera”, abbiamo assistito ad un rilevante depauperamento della dotazione organica del personale Infermieristico. Si è quindi passati da 7/8 a 5/6 Infermieri per turno, non più sufficienti a coprire tutte le postazioni di pronto soccorso, volte a garantire un’assistenza adeguata e di qualità al bacino d’utenza notevolmente aumentato negli ultimi mesi in entrambe le aree.

Per quanto concerne gli OSS, la scadenza dei contratti a fine anno 2021 procrastinata fino al 31 marzo 2022 (atto formalizzato solo il 30.12.2021) riguarda ben 5 unità già formate e con comprovata esperienza che, laddove non prorogate e/o stabilizzate, lascerebbe il pronto soccorso in una situazione di serio deficit e le eventuali nuove assunzioni, ad oggi (quarta ondata), non avrebbero la congrua tempistica per la loro formazione, generando ulteriori disagi al personale rimanente già esausti e provato dopo due anni di pandemia.

A tutto questo si è aggiunta l’introduzione della macchina per gli antigenici obbligatori per tutti gli accessi in Triage, in osservanza della DGR n. XI/5181 del 06.09.2021, la quale richiede la costante presenza di un Infermiere per eseguire, processare e controllare i risultati del tampone, professionista sanitario che, inevitabilmente, viene sottratto al suo effettivo ruolo, ovvero: identificare e assicurare un percorso di cure idoneo dando una risposta tempestiva alla numerosa e variegata utenza accedente in Pronto Soccorso. Dunque, pare evidente la necessità di integrare un secondo Infermiere FISSO in triage dedicato alla gestione di questi innumerevoli tamponi, in quanto è lapalissiano che un SOLO Infermiere NON possa fare entrambe le cose, ritrovandosi esposto ad un alto rischio d’errore sia nella valutazione e presa in carico dell’assistito accedente in Pronto Soccorso che nell’esecuzione/elaborazione/monitoraggio risultato del tampone. Sebbene il numero degli operatori possa sembrare adeguato, si tiene a chiarire che NON E’ COSi’.

Infatti, le ulteriori unità necessarie ma oggi indisponibili aggiungono un’ulteriore pressione lavorativa non indifferente al personale rimanente, in un contesto dove l’organizzazione della Sanità non può soprassedere e basarsi esclusivamente sull’abnegazione di Infermieri, O.S.S. e Medici che, giorno dopo giorno, sono sempre più stanchi e demotivati. In ultimo, si sottolinea la criticità in dotazione organica, preesistente con gli O.S.S., in n19umero inferiore rispetto al carico lavorativo. Essi si trovano in 3 per turno, di cui 2 unità costrette a gestire entrambe le aree, “COVID e generale/pulito”, dovendo continuamente passare dall’area sporca a quella pulita, aumentando così il rischio e l’esposizione sia a sé stessi che all’utenza, dato che il terzo è assegnato FISSO in pre-triage.

Analizzate le oggettive ed insolute difficoltà nel fabbisogno di personale Infermieristico ed OSS, la FIALS ritiene doveroso porre all’attenzione anche le carenze strutturali, quali:

❖ INAMMISSIBILE avere una SOLA macchina per antigenici SOLO nell’area “pulita/generale”, con la conseguenza che l’Infermiere assegnato al triage “COVID” sia costretto ad andare nel triage generale per processare il tampone, aspetto che comporta plurime operazioni di svestizione e vestizione, ogni volta nel passaggio dall’area “sporca a quella pulita” con conseguente sperpero di tempo, di energie e di DPI;

❖ Monitor, pompe infusionali, pompe siringhe OBSOLETI e MALFUNZIONANTI che vanno e vengono continuamente dal centro assistenza, dato che in alcuni non risulta possibile rilevare la PA, in altri la FC o in altri ancora la traccia del tracciato ECG o della SpO2;

❖ Monitor in sala d’attesa triage NON FUNZIONANTI, precludendo la possibilità all’utenza di conoscere e monitorare l’effettivo percorso d’accettazione/diagnostico/terapeutico/cura dei familiari e/o di sé stessi durante la permanenza in Pronto Soccorso. In definitiva, per tutti i suddetti motivi, chiediamo che, l’Amministrazione, intraprenda, celermente e concretamente, tutte le azioni necessarie, volte a risolvere quanto sopra opportunamente segnalato ed argomentato, a tutela dei diritti e dell’incolumità dei lavoratori interessati, oltre che a preservare un’assistenza di qualità e rispondente ai vari e complessi bisogni manifestati dagli assistiti che necessitano di cure.

LA SEGRETERIA AZIENDALE FIALS ASST NORD MILANO


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