Analisi criticità organizzative Infermieri di Famiglia e di Comunità

Milano, 16/11/2021

Al Direttore Generale Dott. Pellegata Germano Al Direttore Amministrativo Dott. Ricci Marco Al Direttore sanitario Dott. Bellini Aldo Al Direttore Socio-Sanitario Dott. Sala Pier Mauro Al Direttore UOC Risorse umane Dott. Dell’Acqua Franco Alla D.A.P.S.S. Dott. Tremamondo John e p.c. Studio Legale Avv. Citterio Chiara Adele ASST Rhodense

– ASST Rhodense L’O.S. FIALS interviene per denunciare le diverse e severe anomalie che, a seguito della chiusura dell’HUB vaccinale del Palazzo delle Scintille, già dallo scorso mese di ottobre stanno influendo negativamente sia sull’organizzazione dell’attività lavorativa che sulla conciliazione della stessa con la vita privata del personale IFeC, ovvero:

1. Programmazione turni: viene lamentato come, allo stato dell’arte attuale, inspiegabilmente non siano stati ancora stilati e pubblicati i turni definitivi di tutto il mese di novembre 2021 nei confronti del personale Infermieristico assegnato al P.O. Passirana, parrebbe a causa di una scarsa/assente organizzazione delle attività inerenti la campagna vaccinale antiinfluenzale, riscontrando svariati casi in cui la matrice dei turni sia mensile che settimanale risulta indisponibile. Al riguardo, preme rammentare, a codesta Amministrazione, che l'esposizione del turno di lavoro, secondo quanto previsto dalla sentenza della Cassazione n. 14668 deve essere disponibile entro il 20 del mese precedente e che nella stessa ed attuale versione revisionata della Procedura aziendale per la programmazione del turno di servizio e per la gestione delle presenze/assenze del personale afferente alla D.A.P.S.S. al paragrafo “6.4 Tempi” viene testualmente riportato che la programmazione del “Turno di servizio mensile” è effettuato dal Coordinatore dell’UO/Servizio che, entro il 15 del mese in corso per il mese successivo, deve inviarla via e-mail o consegnarla in formato elettronico al SIPO/Area che effettuerà le verifiche di pertinenza entro il 25 del mese;

2. Assegnazione profilo orario: viene segnalata, oggi, l’ambiguità dell’inquadramento convenzionale dell’orario di lavoro che il vigente CCNL Sanità 2016-2018 all’art. 27 comma 1 stabilisce possa essere articolato su cinque o su sei giorni, con monte giornaliero rispettivamente di 7 ore e 12 minuti o di 6 ore, escludendo l’opzione della promiscuità, motivo per cui non si comprende come mai vi siano IFeC assegnati al P.O. Bollate, operanti in servizio con il profilo orario di 5 giorni su 7 mentre altri assegnati al P.O. Passirana e districati sul territorio che facciano alternativamente anche turni di 6 ore. Inoltre, non risulta siano stati definiti i profili orari in entrata ed in uscita dei turni lavorativi con la conseguenza che il personale IFeC vive quotidianamente nell’ignoto con il proprio coordinatore del momento, il quale comunica solo verbalmente e solo il giorno prima per il giorno dopo quando iniziare e quando finire il proprio servizio. Al riguardo, in base alla mole di attività da compiere, si arriva addirittura a disporre il turno lavorativo anche nella giornata di sabato, contraddistinto da un profilo orario ridotto, recuperato con un successivo riposo infrasettimanale che genera, salvo ulteriori rientri, la maturazione di un debito orario settimanale e mensile, aspetto contrastante con l’osservanza delle 36 ore settimanali previste nel contratto individuale di lavoro sottoscritto tra le parti;

3. Superiore gerarchico: viene anche evidenziato come, fino ad ora, il proprio coordinatore sanitario sia più volte cambiato, determinando l’impossibilità di avere un punto di riferimento stabile come invece dovrebbe essere in relazione al contesto lavorativo in cui il personale Infermieristico viene allocato. Tale dinamica di forte incertezza ha generato e sta continuando a generare disagi nella pianificazione delle ferie che, come indicato, viene predisposta dal personale interessato entro il giorno 5 del mese corrente per quello successivo ma, di fatto, spesso non viene garantita ed autorizzata, comportando il mancato godimento delle ferie e del conseguente recupero psico-fisico;

4. Allocazione lavorativa: viene attenzionata la mancanza di un’assegnazione stabile in un determinato luogo/servizio che, altresì, varia in modo costante, quando capita anche con cadenza giornaliera, soprattutto in conseguenza delle nuove aperture di siti, volti all’espletamento delle vaccinazioni, comunicate con tempi e modi inadeguati che non consentono una congrua organizzazione delle risorse umane dedicate. In particolare, dal 16.11.2021, sono stati individuati diversi HUB finalizzati alla somministrazione del vaccino antiinfluenzale, attivi in alcuni giorni feriali della settimana, ossia: martedì a Pero, mercoledì a Paderno Dugnano, giovedì e venerdì a Mazzo di Rho mentre al lunedì e quando previsto anche al sabato, non sono stati, fino ad ora, prefissati luogo ed attività da svolgere durante il turno di lavoro;

5. Utilizzo mezzo aziendale/privato: viene riferito come, a fronte dell’ampliamento delle attività vaccinali presso i nuovi HUB individuati a Pero, Paderno Dugnano e Mazzo di Rho, al personale IFeC, operante al P.O. Passirana, siano state assegnate in dotazione due macchine aziendali, una per il turno di mattina ed una per il turno di pomeriggio, ma risulta opportuno chiarire quale sia la modalità di utilizzo dei mezzi forniti e se il numero attualmente in dotazione risponde o meno alle esigenze del servizio territoriale a fronte del numero di personale Infermieristico coinvolto per ognuno dei due turni diurni;

6. Trattamento di trasferta: nel caso in cui il personale IFeC utilizzi il mezzo proprio o il mezzo pubblico per compiere gli spostamenti dal P.O. Passirana agli HUB vaccinali di Mazza di Rho, Paderno Dugnano e Pero, in osservanza dell’art. 95 del vigente CCNL Comparto Sanità 2016-2018, laddove richiesto dal lavoratore interessato, va garantito il rimborso per le spese sostenute che hanno comportato un aggravio economico negli spostamenti. In particolare, nelle spese di trasferta sono da intendersi sia quelle sostenute con mezzi pubblici, nel limite del costo del biglietto, che col mezzo privato, nel limite della differenza kilometrica, tenuto conto, in ogni caso, della reale e maggiore distanza fra l’ordinaria sede di assegnazione aziendale e la temporanea sede extra-aziendale in cui il lavoratore risulta comandato rispetto all’attuale domicilio di appartenenza.

7. Ticket: al personale IFeC eventualmente adibito a prestare assistenza durante il proprio turno di lavoro sul territorio e non sul Presidio Ospedaliero, in assenza di una mensa aziendale, deve beneficiare della modalità sostitutiva del pasto. Al riguardo, preme rammentare che il presente art. 29 del CCNL integrativo del 20.9.2001 come modificato dall’art. 4 del CCNL del 31.7.2009, prevede che l’Azienda istituisca la mensa di servizio o, in alternativa, garantisca l’esercizio del diritto alla mensa con modalità sostitutive come il ticket elettronico dal valore giornaliero di 7 euro (art. 1 comma 16 della Legge 190/2014), per ogni giornata di effettivo servizio prestato, sia per il turno del mattino che di pomeriggio.

8. Area a pagamento: rispetto all’attuazione di questo istituto che prevede lo svolgimento di prestazioni aggiuntive legate alle vaccinazioni con tariffa di remunerazione pari a 50 euro/l’ora, si viene a conoscenza della volontà manifestata da codesta ASST di escludere il personale IFeC, in quanto privo di una anzianità di servizio pari ad almeno 6 mesi, nonostante sia il presente accordo di Regione Lombardia del 21.04.2021 che la Legge di Bilancio 178/2020 non pongano alcuna preclusione in tal senso e considerato poi che le medesime prestazioni vengono già svolte, quotidianamente, in regime istituzionale, configurando un quadro di inspiegabile ed illogica discriminazione. A tal proposito, l’O.S. FIALS nel provare forte scetticismo circa il modus operandi intrapreso e perpetrato sia dalla Direzione Aziendale che dalla D.A.P.S.S., esige riscontri celeri, tangibili e risolutivi, diversamente saranno intraprese le vie legali per tramite del Nostro Avvocato, che legge per conoscenza, avendo riserva di denunciare questa imbarazzante e disagevole situazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente.

Dott. Nobile Mauro Dirigente Territoriale FIALS ASST Rhodense


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