La Sanità non può essere messa sempre in secondo piano. Non può attendere ancora. Con questo rinvio, invece, sfumano le speranze dei lavoratori del comparto Sanità di vedere chiusa la pratica entro settembre.
Il diritto alla salute è una priorità da salvaguardare e questo passa anche e soprattutto dal riconoscimento ai professionisti del loro giusto valore.
Già gli stanziamenti economici per il nuovo CCNL sono stati ridicoli, se equiparati allo sforzo dei professionisti, non soltanto negli anni di pandemia.
Oggi dobbiamo anche assistere a questo continuo rinvio, senza alcuna certezza di quando realmente i soldi arriveranno.
È ora di chiudere il cerchio e dare gli arretrati ai lavoratori.