cittadella della carità: anche nei comunicati stampa nessuna risposta alle domande. ci rivolgeremo al prefetto

Anche nei comunicati stampa la Fondazione Cittadella della Carità non fornisce risposte ai sindacati e non tiene conto di quanto dichiarato in sede di contrattazione con le organizzazioni sindacali.

Rassicuriamo il Consiglio di amministrazione che noi i lavoratori li tuteliamo, per questo abbiamo l’obbligo di essere informati su tutte notizie rese pubbliche a mezzo stampa su presunti accentramenti di cariche da parte del Presidente (amministratore delegato, direttore generale e presidente) con attribuzione di uno stipendio di 7 mila euro al mese in violazione dello Statuto della Fondazione, di investimenti e vendite, per le quali siamo in attesa di essere convocati per un incontro monotematico e chiarificatore da diverso tempo.

Per quanto attiene i 6 lavoratori a cui la Fondazione Cittadella della Carità ha fatto cessare il rapporto di lavoro per esternalizzare il servizio, rispondiamo con le dichiarazioni dello stesso Presidente nell’ultimo verbale di contrattazione ovvero la disponibilità a garantire la clausola di salvaguardia per questo personale, puntualmente disattesa nei fatti.

Ai 6 lavoratori licenziati in queste settimane, ve ne sono altri 3 che nel mese di agosto scorso sono stati licenziati dalla ditta che gestiva la cucina e ad oggi non riassorbiti in Fondazione nonostante l’impegno assunto in ARPAL.

Abbiamo da tempo chiesto al Management della Fondazione l’avvio di una azione di responsabilità nei confronti di chi ha gestito in precedenza la Fondazione, considerando che le colpe appaiono provenire tutte dal passato, ma non credo che la nostra proposta sia stata accolta; sarebbe servita a far chiarezza e a mettere in luce la verità dei fatti non solo nelle parole.

Per opera di verità dobbiamo smentire la Fondazione nei fatti su alcune affermazioni. Non vi sono arretrati con i lavoratori? Non è proprio così. È in corso dal mese di luglio 2022 un dilazionamento delle mensilità e dei premi arretrati che terminerà nei prossimi mesi. La tredicesima mensilità di dicembre 2022 è stata dilazionata in tre tranche.

Abbiamo da tempo richiesto chiarimenti sulle notizie che si sono diffuse in questi mesi sull’indagine della Guarda di finanza su un presunto non versamento dell’IRPEF. Se la notizia fosse vera sarebbe gravissimo, in quanto l’IRPEF è un tributo che il lavoratore versa tramite il proprio datore di lavoro, ovvero la Fondazione Cittadella della Carità.

Non ci impauriscono le minacce prive di fondamento in quanto le Organizzazioni sindacali hanno la tutela del lavoro e del lavoratore nel DNA e non ci fermeremo davanti a nulla e andremo fino in fondo, per ora interessando il Prefetto di Taranto e tutte le autorità competenti.

Restiamo ancora in attesa di risposte ai tanti interrogativi ancora privi di riscontro.

 

 

 


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