Oggetto: seria e persistente carenza personale Infermieristico ed OSS nelle dotazioni organiche dei P.O. Pini e CTO

 L’O.S. FIALS, preso doverosamente atto delle ingenti ed incessanti segnalazioni pervenute, soprattutto in questo ultimo periodo, esige un intervento immediato riguardo le gravi situazioni di disagio che, oramai da troppo tempo, affliggono il personale Infermieristico ed OSS operante nei diversi ed eterogenei reparti dei P.O. Pini e CTO, ossia:

 

  • Criticità personale e organizzazione lavoro: viene denunciata una mole lavorativa ABNORME, certamente legata all’iniquo rapporto fra la complessità assistenziale richiesta dagli assistiti, le svariate sedute operatorie ed i continui ricoveri da Pronto Soccorso rispetto al numero di Infermieri ed OSS presenti ad ogni turno nell’arco delle 24 ore, in quanto le dotazioni organiche risultano palesemente insufficienti ed ulteriormente depauperate delle ricorrenti uscite dovute a licenziamenti, pensionamenti, aspettative e mobilità a vario titolo dove, specialmente al P.O. Pini, si privano i reparti, come Prima Clinica ed OT3/OT1, di unità acuendo una situazione di carenza preesistente, generando un disagio lavorativo sempre più insostenibile.

Al proposito, viene evidenziato come, quando manca personale per svariati motivi (ad esempio le continue malattie comuni su cui sarebbe opportuno compiere lew dovute riflessioni), molto spesso non si proceda alla logica sostituzione ma si provveda ad assegnare doppi turni di 12 ore che elevano, sensibilmente ed eccessivamente, l’impegno lavorativo a discapito dei lavoratori, ivi presenti che, certamente, non possono garantire un operato esaustivo, sicuro e di qualità alla struttura e soprattutto agli assistiti ricoverati.

Tutto ciò, palesa la fotografia di un personale costretto a rispondere ad un numero di attività ECCESSIVO ed IMPROPRIO, in quanto viene richiesto di garantire le attività, con un numero di unità gravemente INSUFFICIENTE.

In ultimo, sicuramente apprezzabile che, codesta Amministrazione, con l’approvato “Piano Triennale di Fabbisogni di Personale anni 2022-2024”, abbia previsto un incremento numerico, specie per il profilo Infermieristico, di cui 12 unità destinate per l’area sub-intensiva, peccato che tali previsioni rimangano solo sul piano teorico non trovando attuazione a livello pragmatico a causa delle continue uscite e della contestuale difficoltà nel reclutamento, col risultato che NULLA cambia ed i problemi permangono INVARIATI se non addirittura DEGENERATI;

 

  • Programmazione ferie e recupero psico-fisico: la FIALS ritiene doveroso porre una visione lungimirante riguardo la necessaria programmazione, da ora in avanti, sia delle ferie pregresse che di quelle correnti, visto e considerato che, durante il periodo natalizio, sono state concesse col contagocce al personale che, ad inizio gennaio 2023, detiene ancora, parecchi giorni di ferie pregresse da smaltire.

Si ritiene doveroso rammentare come, ormai da troppi mesi, il personale stia lavorando quasi ininterrottamente, rispondendo ad una abnorme mole di lavoro esacerbata dalla seria carenza di personale soprattutto Infermieristico, motivo per cui nel ritenere, irrinunciabile e non derogabile, il diritto di assicurare il godimento delle ferie maturate, come chiaramente previsto dall’art. 33 commi 9, 10 e 14 del corrente CCNL Comparto Sanità 2016-2018, sollecita vivamente sia la Direzione Aziendale che il DAPSS, a riorganizzare i vari servizi/reparti, fin da ora e per i prossimi mesi, così da consentire pianificazioni in grado di garantire al personale, nei tempi e nei modi dovuti, i periodi di astensione dal lavoro necessari per il legittimo recupero psico-fisico;

 

  • Rischio sicurezza per lavoratori ed utenti: l’elevato impegno assistenziale, determinato da questi svariati ed eterogenei ricoveri, comporta la necessità di potenziare le unità Infermieristiche, al fine di gestire, adeguatamente, sia le diverse situazioni non prevedibili di urgenza/emergenza che nuovi accessi diretti provenienti dal Pronto Soccorso e/o dal Blocco Operatorio, cercando di continuare a garantire l’adeguata assistenza di cui hanno bisogno questi pazienti, diversamente, aumenterà l’inevitabile rischio per il suddetto personale di incorrere in errore, di commettere un danno al paziente e/o di non essere in grado di gestire determinate situazioni non procrastinabili, mettendo a repentaglio sia l’incolumità propria che dell’assistito bisognoso di cure assistenziali efficaci, efficienti ed appropriate.

In merito a ciò, la dovuta attenzione va posta sui pazienti e/o parenti che, nel rilevare l’erogazione di un’assistenza non rispondente agli adeguati standard di qualità e di appropriatezza, lamentano il proprio stato di preoccupazione ed insoddisfazione, al punto da notificare reclami/segnalazioni all’URP e/o alla Direzione Aziendale che, indubbiamente, espongono dal punto di vista professionale, disciplinare, civile e legale, gli stessi lavoratori che dovrebbero altresì essere preservati e tutelati dal proprio datore di lavoro;

 

  • Sindrome di Burnout e Stress lavoro correlato: i lavoratori sono perennemente soggetti, quotidianamente e ad ogni turno, ad un vero e proprio esaurimento emotivo, configurabile in un vero e proprio stress lavoro correlato, con conseguente deterioramento psico-fisico che influenza, negativamente, valori, dignità e volontà di questi professionisti.

In particolare, il progressivo deterioramento sta avendo le seguenti implicazioni:

 

·        sull’impegno lavorativo, prima considerato affascinante e ricco di prospettive, adesso ritenuto insoddisfacente, sgradevole e demotivante;

·        sulle emozioni, in quanto sentimenti positivi come il piacere e la motivazione hanno lasciato, altresì, spazio all’ansia, alla rabbia ed alla depressione;

·        sull’adattamento della persona con il lavoro, perché tale squilibrio viene percepito come una crisi personale quando invece è il luogo di lavoro a presentare serie problematiche.

 

Tale situazione ha portato e sta portando sempre più ad avere:

 

·        Professionisti cinici con un atteggiamento freddo e distaccato nei confronti del lavoro e delle persone;

 

·        Professionisti esauriti a causa dello stress del lavoro, richiedente troppe attività, che si sentono prosciugati ed incapaci di recuperare energie per affrontare nuove sfide e/o perseguire nuovi obiettivi;

 

·        Professionisti insoddisfatti perché cresce la sensazione di essere inadeguati con conseguente perdita di fiducia nelle proprie capacità ed in sé stessi.

 

Al riguardo, il datore di lavoro ha l’obbligo, ai sensi del D.lgs. 81 del 2008 e s.m.i. “Testo Unico in materia di Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro”, di preservare l’integrità, psichica e fisica, di questi lavoratori attuando le dovute strategie, volte a promuovere l’impegno professionale e l’armonia fra il professionista ed il posto di lavoro, provvedendo a rafforzare subito le dotazioni organiche dei reparti in seria difficoltà, nel rispetto della mole di lavoro esistente, permettendo al personale di lavorare in condizioni UMANE e DIGNITOSE.

 

La FIALS ritiene essenziale e prioritario tutelare la salute dei lavoratori, senza i quali il sistema sanitario, già fortemente precario, andrebbe prontamente al collasso, con nefaste conseguenze che si andrebbero a ripercuotere, inevitabilmente, sull’intero modello organizzativo e quindi anche sui cittadini.

 

Noi, come FIALS, per i seguenti motivi, pretendiamo il massimo e celere impegno da parte di codesta Amministrazione per trarre un’imminente soluzione, o sui posti letto, prevedendo la dovuta chiusura/riduzione/accorpamento dei reparti, o assumendo prontamente personale, temporaneamente anche attraverso le Agenzie interinali, cercando di attingere contestualmente da altre graduatorie concorsuali, in quanto allo stato dell’arte attuale, non è assolutamente possibile garantire, né un’assistenza continua e di qualità all’assistito, né la sua incolumità.

 

In definitiva, per tutti i suddetti motivi, la FIALS pretende che, l’Amministrazione, intraprenda tutte le azioni necessarie fornendo concreto e risolutivo riscontro entro il termine di 7 giorni dal ricevimento della presente, diversamente saranno avviate persuasive azioni di protesta che vedranno il coinvolgimento attivo dei lavoratori interessati anche tramite l’indizione di apposite assemblee sindacali, a tutela dei loro diritti e della loro incolumità sul luogo di lavoro.

 

 

 

Dott. Nobile Mauro

Responsabile Territoriale FIALS

ASST G. Pini-CTO



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