La Basilicata attraversa un momento decisivo per il futuro della sanità pubblica. Nella provincia di Potenza, le Aziende sanitarie — ASP Potenza, CROB e Azienda Ospedaliera R. San Carlo — hanno rivisto i loro piani assunzionali mentre la Regione dà forma alla rete territoriale prevista dal DM 77/2022. Emerge un dato critico: la graduatoria regionale degli infermieri è esaurita. Sono stati ricontattati gli idonei della graduatoria che, negli anni precedenti, avevano rinunciato all’assunzione, per verificarne una eventuale disponibilità. Le risposte, però, sono state limitate, segnale di un sistema che continua a procedere con organici ridotti proprio mentre ospedali e servizi richiedono continuità e presenze stabili.
Le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità, l'assistenza domiciliare e la rete territoriale vivono grazie alla presenza dell'infermiere, figura centrale nella prevenzione e nel percorso terapeutico. Una trasformazione così ampia richiede programmazione e personale radicato sul territorio, costruito nel tempo attraverso scelte capaci di offrire prospettive durature.
Molti infermieri lucani, dopo anni in strutture sanitarie fuori regione, desiderano tornare portando competenze avanzate. Accanto al concorso, la FIALS chiede anche un bando di mobilità per facilitare il rientro di questi professionisti. Costanzo evidenzia: "Abbiamo colleghi lucani impiegati fuori regione che hanno maturato esperienze importanti nei principali ospedali italiani. Per rientrare serve stabilità, perché un infermiere costruisce il proprio progetto di vita su basi solide e durature."
"La Basilicata immagina nuovi servizi, ma senza infermieri quei luoghi restano spazi vuoti. Una graduatoria esaurita e passaggi tecnici complessi creano una situazione estremamente delicata. Chi vive fuori regione, senza prospettive stabili, resta dov'è."
Un organico coperto con precari genera speranze fragili e determina un carico crescente per chi sostiene i servizi. Le soluzioni temporanee gestiscono l'urgenza, ma lasciano priva di struttura la sanità lucana. Ospedali, territorio ed emergenza chiedono infermieri stabili e motivati. Nel frattempo, reparti e servizi vivono una pressione crescente: turni intensi, bisogni complessi. Gli infermieri che garantiscono qualità clinica e continuità mantengono in equilibrio l'intero sistema. La carenza attuale incide sulla qualità dell'assistenza e rischia di protrarsi senza una procedura concorsuale avviata.
Costanzo conclude: "Ogni giorno in attesa di una nuova graduatoria aumenta il carico operativo. La nostra sanità richiede una scelta limpida: avviare subito il concorso regionale e assumere con contratti a tempo indeterminato. Questa è la strada che offre futuro a chi cerca lavoro, ai precari e a chi attende di rientrare in Basilicata."
La FIALS chiede alla Regione di avviare con urgenza il concorso unico per infermieri, rendendo coerenti gli obiettivi del DM 77/2022 con una dotazione adeguata di personale. Restituire stabilità agli infermieri significa restituire fiducia ai cittadini e creare le condizioni per il rientro di chi desidera lavorare nella propria terra.