Mentre la riforma socio sanitaria lombarda enfatizza la necessità della presa in carico della persona nel suo complesso, il rispetto della dignità della persona, la centralità del ruolo della famiglia e dell’equità di accesso ai servizi ricompresi nel SSR al fine di garantire a ciascuna persona la miglior risposta al proprio bisogno, l’ASST Ovest Milanese si accinge a dismettere quelle strutture (Comunità protette di Parabiago e C.R.A. di Magenta), strutture a garanzia di accessibilità alle prestazioni sanitarie dei pazienti psichiatrici cronici, della loro presa in carico, della continuità e personalizzazione delle cure. Pazienti con disturbi gravi, persistenti e complessi che sono così lasciati a carico delle famiglie sottraendo loro le competenze professionali necessarie.
Il modello della psichiatria lombarda, nel corso di un trentennio, ha realizzato la continuità assistenziale tra ospedale e territorio garantendo al contempo gli interventi in acuzie, la presa in carico dei casi complessi e una diffusa assistenza ambulatoriale territoriale per i disturbi emotivi comuni e le patologie ad elevato impatto epidemiologico quali i disturbi d’ansia, i disturbi depressivi, i disturbi del comportamento alimentare e i disturbi di personalità.
Sono in cura presso le Unità Operative di Psichiatria lombarde circa 130.000 utenti, il 60% dei quali soffre di disturbi della sfera depressiva e ansiosa e necessita principalmente di un trattamento ambulatoriale specialistico, e il 35% soffre di un disturbo psichico grave che necessita di una presa in carico multi-professionale. Ogni anno circa 17.000 utenti si rivolgono per la prima volta ai servizi psichiatrici per una consultazione o una presa in cura psichiatrica, psicologica o multi-professionale. La Psichiatria è un tema importante e molto delicato anche a fronte dei numeri che coinvolge. In Lombardia gli utenti presi in carico ai CPS (centri psico-sociali) per 100.000 abitanti sono in continuo aumento.
Con la chiusura di queste strutture (ufficialmente per ristrutturazione) chi si farà carico dei bisogni di questi pazienti?
Se questi sono i segnali della riforma bisogna cominciare a preoccuparsi.