Le iniziative esplorative dell’Assessore Regionale al Welfare dott. Bertolaso per l’ingresso di infermieri stranieri in Lombardia non convincono Fials

Risalgono alla giornata di oggi le dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dall’Assessore Regionale Welfare, Dott. Guido Bertolaso, in merito gli imminenti viaggi in Sud America che lo stesso vuole affrontare per “stringere accordi con le autorità locali” e consentire l’ingresso di infermieri stranieri in Lombardia.

Molti nostri professionisti sono ricercati e ben valorizzati all’estero proprio perché formati con percorsi altamente qualificati presso le università italiane.

La relativa formazione ha avuto anche un costo sociale, senza che il nostro sistema sanitario pubblico ne abbia potuto beneficiare in termini di ritorno e spendibilità di servizi e prestazioni, proprio perché la persona ha scelto il paese estero come sede di lavoro, o addirittura impieghi alternativi.

Regione Lombardia sembra voler reclutare personale formato nei paesi sud americani, per carenza di infermieri italiani disponibili.

Sorge spontanea una domanda. Per chi formiamo i nostri giovani? Per i paesi stranieri?

E’ nostra opinione che le soluzioni alle carenze di organico possono e devono essere ricercate nei nostri territori attraverso la messa in atto di serie politiche di investimento, anche con l’assegnazione di contratti integrativi individuali per rendere finalmente attrattivi i profili professionali ricercati da Regione.

Vogliamo ricordare, dichiara il Segretario Generale FIALS Lombardia Roberto Gentile, che anche sul fronte dei tavoli sindacali di confronto regionale, siamo ancora in attesa di conoscere l’entità di risorse proprie che Regione Lombardia stanzierà in aggiunta a finanziamenti nazionali per remunerare le prestazioni aggiuntive che il personale sanitario sta erogando.

Motivo quest’ultimo della recente richiesta avanzata dalle OO.SS. regionali all’Assessore ed al Presidente di riferire sulla questione  al tavolo di confronto convocato per la settimana prossima.